L’Acidosi Ruminale Subacuta (dall’inglese SARA: Subacute Ruminal Acidosis) rappresenta una delle dismetabolie più frequenti nell’allevamento intensivo della vacca da latte, con sintomatologia vaga, protratta nel tempo ed aspecifica, e pertanto tale patologia risulta difficilmente diagnosticabile. L’indagine effettuata rientra nell’ambito di un ampio progetto di ricerca il cui scopo è stato quello di monitorare 10 allevamenti intensivi di bovine da latte del Nord Italia al fine di diagnosticare SARA. Questo lavoro ci ha permesso di raccogliere le maggiori informazioni possibili relative ai dati anamnestici e sanitari delle aziende oggetto di studio, al fine di valutare quello che è il reale impatto in termini di management e patologie correlate che SARA presenta in azienda, tenendo conto della gestione aziendale e della produttività. Altro scopo di questa indagine consisteva nel valutare quanto tale disturbo fermentativo possa eventualmente influenzare l’economia dei vari allevamenti, sia in termini di mancata produttività che in termini di costi indiretti. Le aziende interessate dai controlli sono state complessivamente 10 ripetute due volte nel corso di un anno. Di queste nel primo intervento, 3 sono state classificate in condizioni di SARA, 3 a rischio e 4 indenni mentre nel secondo intervento, 3 sono state riscontrate in condizioni di SARA, 4 a rischio e 3 indenni. Dai risultati ottenuti si è evidenziato che tra le patologie correlate a SARA le più rilevanti dal punto di vista economico sono le mastiti, con perdite economiche dirette derivanti dalla mancata produzione del latte ed indirette dovute alla somministrazione di farmaci, soprattutto in asciutta, e le zoppie, in particolar modo le lesioni agli unghioni, con alterazioni che compromettono lo stato sanitario generale dell’animale ma soprattutto vanno ad alterare la motilità stessa dell’animale che di conseguenza non riuscendo a deambulare presenta difficoltà per poter alimentarsi. Pertanto di estrema importanza risulta sicuramente il management aziendale, in quanto i livelli inferiori di pH ruminale sono stati rilevati nelle aziende che presentavano scarse condizioni di benessere degli animali, soprattutto legate a strutture aziendali carenti o comunque in condizioni igienico-sanitarie non idonee.

Prevenzione dell'acidosi ruminale subacuta e patologie correlate

Contato, Agostino
2009/2010

Abstract

L’Acidosi Ruminale Subacuta (dall’inglese SARA: Subacute Ruminal Acidosis) rappresenta una delle dismetabolie più frequenti nell’allevamento intensivo della vacca da latte, con sintomatologia vaga, protratta nel tempo ed aspecifica, e pertanto tale patologia risulta difficilmente diagnosticabile. L’indagine effettuata rientra nell’ambito di un ampio progetto di ricerca il cui scopo è stato quello di monitorare 10 allevamenti intensivi di bovine da latte del Nord Italia al fine di diagnosticare SARA. Questo lavoro ci ha permesso di raccogliere le maggiori informazioni possibili relative ai dati anamnestici e sanitari delle aziende oggetto di studio, al fine di valutare quello che è il reale impatto in termini di management e patologie correlate che SARA presenta in azienda, tenendo conto della gestione aziendale e della produttività. Altro scopo di questa indagine consisteva nel valutare quanto tale disturbo fermentativo possa eventualmente influenzare l’economia dei vari allevamenti, sia in termini di mancata produttività che in termini di costi indiretti. Le aziende interessate dai controlli sono state complessivamente 10 ripetute due volte nel corso di un anno. Di queste nel primo intervento, 3 sono state classificate in condizioni di SARA, 3 a rischio e 4 indenni mentre nel secondo intervento, 3 sono state riscontrate in condizioni di SARA, 4 a rischio e 3 indenni. Dai risultati ottenuti si è evidenziato che tra le patologie correlate a SARA le più rilevanti dal punto di vista economico sono le mastiti, con perdite economiche dirette derivanti dalla mancata produzione del latte ed indirette dovute alla somministrazione di farmaci, soprattutto in asciutta, e le zoppie, in particolar modo le lesioni agli unghioni, con alterazioni che compromettono lo stato sanitario generale dell’animale ma soprattutto vanno ad alterare la motilità stessa dell’animale che di conseguenza non riuscendo a deambulare presenta difficoltà per poter alimentarsi. Pertanto di estrema importanza risulta sicuramente il management aziendale, in quanto i livelli inferiori di pH ruminale sono stati rilevati nelle aziende che presentavano scarse condizioni di benessere degli animali, soprattutto legate a strutture aziendali carenti o comunque in condizioni igienico-sanitarie non idonee.
2009
85
Acidosi ruminale subacuta
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