Partendo dalle statistiche di infortunio al legamento crociato anteriore, il presente lavoro si snoda nell’analisi del contesto anatomico articolare, sviluppando in seguito l’esame critico delle molteplici tecniche di riparazione affermatesi negli ultimi anni e delle complicanze ad esse associate. Considerate dunque le problematiche legate innanzitutto all’incapacità di auto-guarigione del LCA, ma anche alle tecniche di ricostruzione mediante innesti sintetici, e preso atto dei disagi concernenti le procedure di impianto di innesto biologico, vengono analizzati i dettagli delle metodiche di intervento più diffuse, con particolare attenzione nei confronti degli autotrapianti da tendine patellare e da tendini di semitendinoso e gracile. Scopo di questo lavoro è di presentare, a fronte di una ampia consultazione della letteratura scientifica, i recenti progressi dell’ingegneria tessutale, mettendo in particolare evidenza la tecnica di rigenerazione del LCA con cellule staminali mesenchimali e scaffold a base di seta. Disamine separate delle caratteristiche essenziali delle cellule staminali e delle diverse tipologie di supporti possibili, hanno condotto ad un successivo connubio tra le parti, conseguendo risultati incoraggianti in termini di biocompatibilità, neomorfogenesi, evoluzione biomeccanica, morfologia cellulare e composizione proteica della matrice extra-cellulare del neolegamento. In futuro, questo approccio terapeutico dovrà essere oggetto di ulteriori ricerche e sperimentazioni in grado di confermare quella che sembra essere, a tutti gli effetti, una promettente prospettiva.
Legamento crociato anteriore: rigenerazione con cellule staminali e scaffold a base di seta
Paggiaro, Andrea
2010/2011
Abstract
Partendo dalle statistiche di infortunio al legamento crociato anteriore, il presente lavoro si snoda nell’analisi del contesto anatomico articolare, sviluppando in seguito l’esame critico delle molteplici tecniche di riparazione affermatesi negli ultimi anni e delle complicanze ad esse associate. Considerate dunque le problematiche legate innanzitutto all’incapacità di auto-guarigione del LCA, ma anche alle tecniche di ricostruzione mediante innesti sintetici, e preso atto dei disagi concernenti le procedure di impianto di innesto biologico, vengono analizzati i dettagli delle metodiche di intervento più diffuse, con particolare attenzione nei confronti degli autotrapianti da tendine patellare e da tendini di semitendinoso e gracile. Scopo di questo lavoro è di presentare, a fronte di una ampia consultazione della letteratura scientifica, i recenti progressi dell’ingegneria tessutale, mettendo in particolare evidenza la tecnica di rigenerazione del LCA con cellule staminali mesenchimali e scaffold a base di seta. Disamine separate delle caratteristiche essenziali delle cellule staminali e delle diverse tipologie di supporti possibili, hanno condotto ad un successivo connubio tra le parti, conseguendo risultati incoraggianti in termini di biocompatibilità, neomorfogenesi, evoluzione biomeccanica, morfologia cellulare e composizione proteica della matrice extra-cellulare del neolegamento. In futuro, questo approccio terapeutico dovrà essere oggetto di ulteriori ricerche e sperimentazioni in grado di confermare quella che sembra essere, a tutti gli effetti, una promettente prospettiva.File | Dimensione | Formato | |
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Legamento_crociato_anteriore,_rigenerazione_con_cellule_staminali_e_scaffold_a_base_di_seta.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/13369