L’utilizzo di craniectomia decompressiva nel trattamento di pazienti che hanno subito lesioni post-traumatiche e vascolari cerebrali ha riscontrato una maggiore frequenza negli ultimi anni. Recenti revisioni hanno dimostrato che si sta diffondendo sempre più la pratica di decompressione ossea associata all’evacuazione di ematomi post-traumatici per il trattamento della pressione intracranica. Uno studio effettuato dall’EBIC (Europian Biostimulants Industry Consortium) ha constatato che, su circa 800 pazienti che hanno subito un intervento di craniotomia per lesioni emorragiche post-traumatiche, circa il 30% ha ricevuto una decompressione ossea associata

Caratterizzazione meccanica di protesi Custom-Bone® cranial in idrossiapatite porosa

Scafuto, Michele
2012/2013

Abstract

L’utilizzo di craniectomia decompressiva nel trattamento di pazienti che hanno subito lesioni post-traumatiche e vascolari cerebrali ha riscontrato una maggiore frequenza negli ultimi anni. Recenti revisioni hanno dimostrato che si sta diffondendo sempre più la pratica di decompressione ossea associata all’evacuazione di ematomi post-traumatici per il trattamento della pressione intracranica. Uno studio effettuato dall’EBIC (Europian Biostimulants Industry Consortium) ha constatato che, su circa 800 pazienti che hanno subito un intervento di craniotomia per lesioni emorragiche post-traumatiche, circa il 30% ha ricevuto una decompressione ossea associata
2012-07-26
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/15648